Nella parte retrostante Villa Bra si estende un ampio parco all’inglese.
Il giardino all’inglese è un tipo di giardino sviluppato nel corso del Settecento che, al contrario di quelli geometrici, non si avvale più di elementi per definire e circoscrivere lo spazio, come fondali, quinte arboree o prospettive, ma si basa sull’accostamento e sull’avvicendarsi di elementi naturali e artificiali, tra cui, grotte, ruscelli, alberi secolari, cespugli, pagode, pergole, tempietti e rovine, che chi passeggia scopre senza mai arrivare ad una visione d’insieme, un luogo comunque in cui la natura non è mai incolta, anche quando assume un carattere selvaggio. Il giardino è visto come il luogo in cui l’emozione, suscitata dall’avvicendarsi delle sorprese, viene temprata dall’armonia che lega le varie parti, attraverso la contrapposizione degli opposti, come il regolare al selvaggio, il maestoso all’elegante, l’ameno al malinconico, in modo da bilanciare le differenti emozioni.
Se il giardino all’italiana è sinonimo di precisione nelle forme e di progettazione in funzione architettonica, come se fosse un elemento di costruzione, il parco all’inglese, invece, sorpassa questo schema rigido, per affiancarsi a uno stile più libero e “naturale”, da non confondersi però con una piantumazione disorganizzata.
Anche nel parco di Villa Bra gli elementi contribuiscono a creare un paesaggio naturale che fa dimenticare addirittura di essere all’interno di un giardino. È proprio questa la sua particolarità: il visitatore si sente immerso nella natura e vi è perfettamente a suo agio, proprio come se si trovasse all’interno di un bosco.
Passeggiando trai i viali si incontrano sequoie, acacie, pini, tigli, tassi, prunus da fiore, viburnum, alcuni esemplari di maclura pomifera, una Davidia Involucrata detta comunemente albero dei fazzoletti e un esemplare di Liriodendron tulipifera conosciuto volgarmente come albero dei tulipani.